Custodire il bene: azioni fra memoria e racconto

Nel Giorno della Memoria torna in Bottega Massimiliano Speziani che già lo scorso anno, dopo la lezione-spettacolo di Paola Bigatto su La banalità del male, da Hannah Arendt, aveva regalato agli allievi delle scuole medie di Bagnacavallo Il Memorioso: una “breve guida alla memoria del bene” costruita con la stessa Paola Bigatto sulle tracce dei testi di Gabriele Nissim, in collaborazione con “Gariwo-Comitato Foresta dei Giusti”.

Ripartiamo da qui, da questo progetto che accanto al dovere di ricordare gli orrori del passato perché non cadano nell’oblio e perché sia ben presente, sempre, la consapevolezza di come sia facile – banale – per ciascuno di noi compiere il male, pone la necessità di tenere viva la memoria del bene ricevuto. Ricordare e raccontare che proprio dove sembrava impossibile che il bene potesse apparire, questo si è manifestato, “come una piccola fiamma nel buio”: “un bene incapace di rovesciare la Storia, ma capace di rovesciare i destini di singoli uomini, salvandoli dalla morte e dalla perdita di fiducia nell’essere umano“.

….le impronte del bene non si perdono, basta che uno si decida a raccontare e basta che ci sia anche solo uno disposto ad ascoltare…

Speziani ci chiama ad ascoltare storie di uomini e racconti di azioni che attraverso i secoli e fino ad oggi, tengono viva, custodendo e consegnando, questa piccola fiamma, con il conforto delle testimonianze e l’efficacia dell’arte.